“La forza che ragiona”

Italiano

L’OPINIONE

Almeno nella scelta dell’agenzia pubblicitaria, Marco Follini è rimasto fedele all’Udc. A creare claim e affissioni per il leader dell’Italia di Mezzo in occasione delle amministrative di maggio sarà infatti Mimmo Di Lorenzo, titolare della Di Lorenzo & Associati, nuova sigla creativa fondata circa otto mesi fa dall’ex direttore creativo della sede italiana del colosso pubblicitario francese Publicis. Vi ricorda qualcosa? Publicis (e quindi Di Lorenzo) hanno già firmato per Harry Potter la consulenza di immagine e l’azzeccato slogan “Io c’ero”, che aveva fatto la fortuna dell’Udc in occasione delle elezioni europee del 2004. Dopo la fuoriuscita di Follini del partito neocentrista è stata poi la volta di Pierferdinando Casini, rilanciato da Publicis alle politiche del 2005 con il motto “Un’idea diversa”. E adesso Di Lorenzo ricomincia da Marco il mago, con una campagna che sarà annunciata tra qualche settimana e che introduce anche nella politica la tecnica del teasing, ovvero della suspence e della curiosità. “Il claim sarà “La forza che ragiona”, che riassume le scelte coraggiose e anticipatrici di Follini – spiega Di Lorenzo –, mentre la campagna si svolgerà in due fasi. Prima un teaser che punta a sottolineare l’esistenza di una novità assoluta in politica, che punta a rompere il sistema bipolare riaprendo i giochi al centro. Quindi il disvelamento, che parla apertamente del ruolo de l’Italia di Mezzo e del suo fondatore”.

L’Italia di Mezzo, attorno alla quale si sono già raccolti i 15 consiglieri italiani, conta di presentare le sue liste in tutti i capoluoghi di provincia tra cui Genova, Palermo, L’Aquila e Reggio Calabria, dove gli accordi sono già in fase avanzata. E con la sua campagna vuole parlare anche ai meno alfabetizzati della politica. “Nella fase di teasing sui manifesti scriveremo semplicemente: “Nasce una nuova forza”, con la faccia di Follini e il simbolo del movimento compariranno per intero e sarà a tutti ben chiaro quale fosse la forza cui si alludeva”.

Antonella Bersani